Anche nella provincia di Ferrara si registra un’intensa attività promozionale che, di fatto, anticipa la stagione dei saldi estivi ufficialmente in partenza il 5 luglio.
Sconti online, offerte personalizzate via social, iniziative “private” nei punti vendita stanno spingendo molti consumatori ferraresi ad acquistare prima del via libera normativo, seguendo un trend nazionale in forte crescita.
“Stiamo assistendo a una vera e propria corsa agli sconti che, anche nel nostro territorio, precede i saldi estivi veri e propri – spiega Andrea Rondina, presidente di FISMO Confesercenti Ferrara – Una dinamica che danneggia i commercianti che rispettano le regole, confonde i consumatori e rende sempre più sfumato il confine tra promozione lecita e violazione delle normative regionali”.
Secondo i dati nazionali raccolti da Confesercenti tramite IPSOS, oltre 6,5 milioni di italiani hanno già fatto acquisti approfittando dei cosiddetti “pre-saldi”, con una spesa media superiore ai 100 euro.
Anche nel ferrarese il fenomeno è ben presente, con una forte attività sia nei negozi fisici che, soprattutto, online.
“Molte attività commerciali della nostra provincia hanno scelto di rispettare la normativa regionale, che vieta le vendite promozionali nei 30 giorni che precedono i saldi.
Tuttavia, subiscono una concorrenza sleale da parte di operatori – spesso online – che, sfuggendo ai controlli, offrono sconti pubblici in anticipo, senza trasparenza sui prezzi e senza garanzie per i clienti”, aggiunge Rondina.
In particolare, sono i giovani e i canali digitali a trainare questo anticipo: nella fascia 18–34 anni, quasi un consumatore su quattro ha già effettuato acquisti, spesso attratto da offerte veicolate tramite social media.
Anche a Ferrara, spiega FISMO, si rileva un’intensificazione delle campagne promozionali digitali, difficili da monitorare e sanzionare.
“Non siamo contrari alle promozioni mirate, come quelle su invito riservate ai clienti fidelizzati – continua Rondina – anzi, le riteniamo una strategia commerciale legittima.
Ma è ben diverso pubblicare offerte generalizzate e sconti aperti a tutti, violando apertamente il calendario fissato dalla Regione.
In questo modo si creano disparità tra chi opera correttamente e chi no”.
FISMO Confesercenti Ferrara lancia dunque un appello alle istituzioni locali e regionali: “Serve un rafforzamento dei controlli, ma anche un aggiornamento normativo che tenga conto delle nuove dinamiche del commercio digitale.
Le regole devono essere chiare e uguali per tutti, per tutelare sia le imprese che i consumatori”, conclude Rondina.

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Sconti online, offerte personalizzate via social, iniziative “private” nei punti vendita stanno spingendo molti consumatori ferraresi ad acquistare prima del via libera normativo, seguendo un trend nazionale in forte crescita.
“Stiamo assistendo a una vera e propria corsa agli sconti che, anche nel nostro territorio, precede i saldi estivi veri e propri – spiega Andrea Rondina, presidente di FISMO Confesercenti Ferrara – Una dinamica che danneggia i commercianti che rispettano le regole, confonde i consumatori e rende sempre più sfumato il confine tra promozione lecita e violazione delle normative regionali”.
Secondo i dati nazionali raccolti da Confesercenti tramite IPSOS, oltre 6,5 milioni di italiani hanno già fatto acquisti approfittando dei cosiddetti “pre-saldi”, con una spesa media superiore ai 100 euro.
Anche nel ferrarese il fenomeno è ben presente, con una forte attività sia nei negozi fisici che, soprattutto, online.
“Molte attività commerciali della nostra provincia hanno scelto di rispettare la normativa regionale, che vieta le vendite promozionali nei 30 giorni che precedono i saldi.
Tuttavia, subiscono una concorrenza sleale da parte di operatori – spesso online – che, sfuggendo ai controlli, offrono sconti pubblici in anticipo, senza trasparenza sui prezzi e senza garanzie per i clienti”, aggiunge Rondina.
In particolare, sono i giovani e i canali digitali a trainare questo anticipo: nella fascia 18–34 anni, quasi un consumatore su quattro ha già effettuato acquisti, spesso attratto da offerte veicolate tramite social media.
Anche a Ferrara, spiega FISMO, si rileva un’intensificazione delle campagne promozionali digitali, difficili da monitorare e sanzionare.
“Non siamo contrari alle promozioni mirate, come quelle su invito riservate ai clienti fidelizzati – continua Rondina – anzi, le riteniamo una strategia commerciale legittima.
Ma è ben diverso pubblicare offerte generalizzate e sconti aperti a tutti, violando apertamente il calendario fissato dalla Regione.
In questo modo si creano disparità tra chi opera correttamente e chi no”.
FISMO Confesercenti Ferrara lancia dunque un appello alle istituzioni locali e regionali: “Serve un rafforzamento dei controlli, ma anche un aggiornamento normativo che tenga conto delle nuove dinamiche del commercio digitale.
Le regole devono essere chiare e uguali per tutti, per tutelare sia le imprese che i consumatori”, conclude Rondina.

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