LE PICCOLE IMPRESE DIMENTICATE DAL DECRETO: NON POSSIAMO PIU’ ATTENDERE

LE PICCOLE IMPRESE DIMENTICATE DAL DECRETO: NON POSSIAMO PIU’ ATTENDERE

“Un provvedimento che ha completamente dimenticato le piccole imprese . Confesercenti giudica così il nuovo Dpcm: “una ennesima occasione persa per un mondo che rappresenta l’ossatura della nostra economia”. “Inoltre” spiega Osti, direttore provinciale di Confesercenti Ferrara “si dispone la chiusura fino al 18 maggio per tutto il commercio e fino al 31 maggio per i pubblici esercizi senza indicare, contemporaneamente, quali siano le misure di sostegno concretamente previste per le imprese”.

“Gli imprenditori sono delusi e preoccupati”, prosegue il direttore “Quasi un mese di ulteriore rinvio per le attività commerciali ed addirittura di più per ristoranti, bar e servizi alla persona, vuol dire aggravare ulteriormente la situazione economica già pesantissima, con il rischio concreto che molte attività chiudano per sempre. Inoltre, mancano del tutto risposte per il comparto turistico, le cui attività sono ancora in uno stato di profonda incertezza, senza fatturato e senza prospettive per il futuro. Riconoscere verbalmente che sia il settore più colpito e non fornire indicazioni chiare o strategie di ripartenza della stagione turistica, e quanto meno inaccettabile

Le Imprese sono pronte a ripartire, le categorie si stavano già preparando dopo quasi due mesi di interruzione delle attività commerciali, e dopo un mancato avvio di tutte quelle attività finanziarie di sostegno per le imprese (dal bonus all’accesso al credito agevolato…) ed i loro dipendenti promesse dal Governo ma non ancora attivate, è arrivata ieri sera la decisione di prolungare lo stop quando nella categoria moltissime attività si stavano già preparando a implementare tutti i protocolli di sicurezza per riprendere gradualmente il lavoro”.

Era ben altro ciò che si attendeva dopo aver civilmente e scrupolosamente rispettato per un lungo periodo tutti i provvedimenti limitativi attivati: un riapertura di tutte le attività economiche in grado di rispettare le prescrizioni sanitarie, ed in particolare l’apertura generalizzata delle attività di commercio al dettaglio di vicinato. Le attività commerciali, artigianali e di servizio di vicinato, così come i mercati ambulanti, rappresentano un punto di riferimento sicuro, proprio perché di prossimità, e possono riaprire in tutta sicurezza, rispettando i protocolli che abbiamo condiviso e sottoscritto”.

Invece ancora una volta dobbiamo vedere che chi governa continua ad aiutare le solite categorie: il settore industriale e quello della grande distribuzione commerciale.

Basta! Il tempo delle parole è terminato, le nostre imprese non possono più attendere, occorre trovare al più presto delle soluzioni per coniugare salute e ripartenza, altrimenti l’emergenza sanitaria diventerà una catastrofe economica paragonabile ad una guerra e allora ogni proclama pubblico non avrà più alcun effetto. In gioco c’è la dignità e la vita delle nostre imprese ed il posto di lavoro di milioni di persone.”

 

2020-04-27T21:20:25+02:00 By |news|